martedì 25 dicembre 2012

YGGDRASIL RINNOVATO, seu L'ALBERO DEL VERBO



Buon sangue ab antiquo celto e germanico non mente.. e così molto ci piace quivi alla Torre rispettar la tradizione d'addobar un Albero con pomi e luci. Rallegra i fanciulli, è gradito all'anziani, e pur lo gatto si nasconde felicemente sotto le fronde sue.
Il Cavaliere, conscio che molto deve alla Tradizione de' suoi Padri provenienti dalle Foreste del Nord, che molto fu ereditato dagl'usi di quegli Antichi Guerrieri alla Cavalleria, pur sa che ciò ch'era lor Credenza e Religione, trovò Compimento nel Verbo Rivelato e Incarnato, ch'Oggi si rinnovella.
Così Yggdrasil, Albero Universale, è Rinnovato e divien Albero del Signore, Albero di Vita, Simbolo maraviglioso e potente che il buon Cavaliere può innalzare nella sua casa, e ammirare e meditare.
È l'Albero di Jesse, che dal Santo Patriarca e dal Santo Re Davide, Radice Santissima e Regalissima, concepisce Oggi per Maria Vergine e Regina, il Signore dei Signori, il Re dei Re, il Santo de' Santi, il Figlio dell'Onnipotente ed Eterno.
Ma è precipuamente l'Albero del Verbo, e il Verbo Istesso, che dalle radici, dal Principio, ovverossia dall'Alto e dal Profondo, “nel Principio era il Verbo”, viene a manifestarsi e dispiegarsi sopra la terra con tronco e rami e foglie, giacché Oggi “il Verbo Si fece Carne”, rimembrando l'Evangelo di Giovanni. È Codesto Albero Sempreverde ed Eterno, che pure porta Frutto e Luce. È rappresentante della Presenza Viva del Salvatore, laddove due o tre son riuniti nel Suo Nome.
Come Seme del Verbo e del Regno che deve crescere anche nel Cavaliero, è Maestosa Pianta che non teme né piova, né vento, né neve, né calura, ma d'ogni cosa trae invece beneficio per crescere più robusto ancora, e tra Suoi rami si radunano i Volatili del Cielo, gl'Angeli.
Di Esso medita e dice il Crisostomo “Questo Legno mi appartiene per la mia Salvezza Eterna... Quest'Albero è il mio rifugio, nel pericolo Esso mi protegge, nelle mie battaglie è per me Scudo... Eccolo il mio Sentiero Stretto, eccola la mia serrata! Eccola la Scala di Giacobbe per la quale gli Angeli salgono e scendono... Quest'Albero che si estende Lontano fino al Cielo, sale dalla terra al Cielo. Pianta Immortale si leva al Centro del Cielo e della terra: Fermo Sostegno dell'Universo, Legame di tutte le cose, Supporto di tutta la terra abitata, intreccio cosmico che in sé comprende tutte le variegate forme della natura umana, fissato dai Chiodi Invisibili dello Spirito, per non vacillare nel Suo avvicinamento al Divino, tocca il Cielo con la cima, consolidando la terra ai Suoi Piedi, e nello spazio intermedio abbraccia l'intera atmosfera con le Sue Mani Incommensurabili...

Che dunque cresca possente, in ogni casa e in ogni Cuore, Yggdrasil Rinnovato, l'Albero del Verbo, e che torni tosto a regnar su Nuovi Cieli e Nuova Terra la Radix Davidis!

domenica 15 aprile 2012

SOLVE ET COAGULA


A sequitar la Pasqua di Resurrezione, vien il giorno della Divina Misericordia: colla Resurrezione si fan quel Sangue e quell'Acqua, scaturiti materialmente al Golgotha, Mistici ed Eterni, e si spandono Spiritualmente pell'Universo Intiero e Tutto.
L'Opera al Nero è alle spalle, e son ora da porsi l'Opera al Rosso e l'Opera al Bianco, che l'alchimisti ricercavano con fatica, e che l'Altissimo invero ci offre benignamente e gratuitamente in Dono.
Ecco l'Acqua che tutto Solve, il Perdono d'ogni peccato, Luce che purifica d'ogni ombra, e rende puri e candidi come neve. Ecco il Sangue che Coagula, che ereditiamo come Suoi Figli, e che concede e reca Nuova Vita.
Ma faccia attenzione il Cavaliero al suo Crociato Stendardo, che Quel Sangue e Quell'Acqua ha per Livrea: non l'Uno senza l'Altra, non el Coagula senza el Solve. Son sì due i color, ma un'Unica Bandiera di Resurrezione. Qual Misericordia e Grazia infatti, se non vi fosse Giudicio alcuno?
Dice per questo il Sommo Maestro alla Vergine Santa di Glogovieco: "Passeranno i Raggi della Misericordia sul mondo... son scaturiti dal Mio Cuore Sangue e Acqua, come da una sorgente..." ma pure "dì ai peccatori che nessuno sfuggirà alle mie mani... infelici coloro che non approfittano di Questo Miracolo della Divina Misericordia... cadranno nelle Mani della Mia Giustizia..."
Colui che non adora il Re Santissimo, che non chiede Misericordia e Perdono, che rifiuta Quell'Acqua Miracolosa, impenitente, si coprirà sol di Quel Sangue, e di quel Sangue sarà complice, ed Esso diverrà per lui non già Vita, com'è Sicura Volontà Celeste, ma Giudizio Certissimo.
Imperciocché redarguisce l'Apostolo: "Chiunque in modo indegno beve il Calice del Signore sarà reo del Sangue del Signore", e così recita la Preghiera Eucaristica: "La Comunione con il Tuo Corpo e il Tuo Sangue, Nostro Signore Gesù Cristo, non diventi per me giudizio di condanna, ma per Tua Misericordia sia Rimedio e Difesa".
S'accosti dunque il Cavalier alla Divina Misericordia e umil e penitente L'implori. Ma ricordi sempre: Misericordia è bilanciata da Rigore, per non annullar Giustizia, e Tutto regge Amore. Avrà così Doni Miracolosi, e ravviverà sempre più il Rosso e il Bianco dello suo Vessillo, sempre più splendido nelle Battaglie e terrorizzante li nimici, co' Colori della Vera e Unica Alchimia, Quella del Signore Misericordioso.