mercoledì 14 ottobre 2015

IDOLI E CALZARI


Ci sono sempre stati, creati dall'uomo secondo i tempi. Ad essi poi si dava una forma visibile che ne richiamasse la pretesa realtà trascendente. Un vitello d'oro, delle statuette di legno, sculture di pietra, o più recentemente della carta colorata con delle stelle e la cifra d'un numero. Vi son persino sciocche madamigelle che per idolo han scelto delle scarpe.
Ma tutti quest'idoli son forme egualmente inconsistenti e illusorie, cioé senza alcuna realtà trascendente, e che non possono Salvare alcuno. E come le scarpe, gl'idoli seguon la moda dei tempi.
L'ultimo idolo che l'uomo s'è inventato s'è voluto chiamarlo gesùcristo. Invero non è un idolo del tutto inventato, ma una cattiva copia del Dio Vero.
Un poco come quelle scarpe che vengono dall'Estremo Oriente, e che sembran eguali a quelle de' nostri artigiani.. ma nol sono. Poi, dopo un poco d'uso, si rompono e ci s'accorge d'aver mal speso i propri talenti... ma ormai non resta che camminar scalzi, e prender spini e morsi di serpente alli piedi...
Siccome il Gesù Vero Dio e Vero Uomo è diventato scomodo, e molte cose che ha detto e lasciato non piacciono più, ma anzi infastidiscono perché metton in Luce la menzogna, ecco che se ne costruisce uno “migliore”, un che dice cose che possan piacere a tutti e compiacere tutti.
Non Uno che chiama a Contemplazione et Azione, ma uno che consiglia d'agire senza conoscer l'Altissima Volontà, o filosofeggiare di Quella Volontà ma senza agire.
Non Uno che Chiama a Sè, invitando a lassar tutto, ma uno che lassa ognuno dove e come si trova, e con tutto quello che ha, peccati ed errori compresi.
Non un Figlio d'Uomo in Carne e Sangue, Verbo di Dio, ma una sagoma di legno o di pietra, che essendo vuoto immobile e muto, li si può far dir ciò che più aggrada.
Non l'Unigenito Figlio di Dio, Sommo Maestro, morto sulla Croce e poi Risorto, Espiazione ma anco Essempio, ma un simpatico e baldanzoso filosofo, che forse ha salvato il mondo chiacchierando e canticchiando, come si vorrebbe che facessero tutti, anche innanzi il Santissimo Sacramento.
Non il Vero Gesù Cristo, ma un gesùcristo fatto a immagine e somiglianza dell'uomo, ovverossia un idolo, e una cattiva copia dell'Originale.
Come le anzidette scarpe dell'Oriente. Ma si badi a quanto detto a proposito delle scarpe: quando queste si rompono, ci si trova a dover continuare a camminare scalzi... su questa terra come penitenti, e tra molti dolori alli pié, ma pur e peggio può capitar financo di prender spini e morsi di serpente per l'eternità.
Dipende da quando uno s'accorge che le sue scarpe non son altro che bieca imitazione.
Dipende se, quando s'accorge dell'imitazione, “va, vende tutto quello che ha”, e compra quelle vere.
Perché invero l'uomo è chiamato sì a camminar senza calzari, ma sul Sacro Suolo della Gerusalemme Celeste, insieme al Suo Vero Signore e in Comunione colle Schiere de' Santi.

E dunque, come strillavano una volta i mercanti alle fiere, quand'eravam piccini: “Non fatevi ingannare dalle imitazioni!”. E spendiam bene i nostri Talenti.. mettendoli al Servizio dell'Unica Verità.