
Dalla mezzanotte sarà gran festa nella casa d’ogni Cavaliere. Si ricorda come la Luce vince sulle tenebre, si rinnovella la Nascita del Supremo Condottiero. Già nei Tempi Antichi si conosceva questa Somma Verità Universale, e con gran desiderio si attendeva la prima Parusia, benché solo secoli dopo si vide la Luce scendere nella materia, nel mondo, e diventare addirittura Uomo. Solo secoli dopo, finalmente, fu concessa l’Epifania, e ai Poveri e agli Umili fu dato di conoscere la Vera Luce.
Così Giovanni: “Veniva nel mondo la Luce Vera, Quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di Lui, eppure il mondo non Lo riconobbe. Venne fra la Sua gente, ma i Suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare Figli di Dio: a quelli che credono nel Suo Nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la Sua Gloria, Gloria come di Unigenito dal Padre, Pieno di Grazia e di Verità”.
Non ci resta dunque che gioire, rimembrando queste Verità in noi, custodendo in noi la Luce Vittoriosa, facendo a Essa riflesso sulla nostra Spada, e attendere con Fede e Speranza la Seconda Venuta del nostro Re, che “come un lampo viene da Oriente e brilla fino a Occidente”.
Alleluja!