martedì 24 novembre 2009

SEGNI, PREMONIZIONI, AMMONIMENTI

Perché negare che lo Spirito possa ancora parlare ad alcuni, ne siano questi consapevoli o meno? Non è forse scritto nei Sacri Libri “Negli ultimi giorni, dice il Signore, Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni. E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno” ?
Solo un minimo esempio: esiste un quadro che fu dipinto molto prima del settembre dell’Anno del Signore 2001. Due anni prima circa. Un Angelo innanzi a due torri sembra tristemente assorto. Il titolo che il Mastro Artigiano diede all’opera è “Sepolcri”. Nessuna coincidenza, perché, come già detto, le coincidenze non possono sussistere innanzi alla Volontà Divina. Dunque un Segno, anzi, una premonizione e un ammonimento.
Quanti sono, ahinoi, i Messaggi che quotidianamente vengono ignorati! Eppure lo Spirito sempre parla al Cavaliere, sempre lo guida. Sempre l’Altissimo manda i Suoi Messi per questo Impero decaduto a proclamare la Sua Parola e la Sua Legge. Egli parla alle genti attraverso le Pietre dei Templi, tuona i Suoi Proclami nel mezzo della burrasca, promette il Suo Favore nella luce del sole e nel profumo della terra arata. Talvolta consiglia per le labbra d’un Amico, o la bocca d’un Anziano. Capita che il Suo Spirito ci parli attraverso un Veggente, ma anche un povero vagabondo. In mille modi l’Onnipotente mette in guardia l’uomo dagli sconvolgimenti e dal male che egli stesso è capace di causare, in mille modi lo consiglia sul bene che sarebbe capace di fare; sempre più frequentemente Egli ammonisce in questi Tempi Ultimi. Ma molti non Lo ascoltano.
Il buon Cavaliere è sempre attento. Non lascia che il suo orecchio si preoccupi delle faccende mondane e degli inutili chiacchiericci, ma lo tiene ben teso verso Ciò che gli altri non odono. Un vero Cavaliere sa ascoltare l’Inudibile. Come ha fatto il Pittore...

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