“La donna era vestita di porpora e
di scarlatto, d'una veste regale, adorna d'oro, di pietre preziose e
di perle... e potei scorgere come la donna fosse ebbra del sangue dei
santi e del sangue dei martiri...”.
Multi son li significati de la Visione
del Profeta di Patmos. Sanza dubbio, qual falsa religio, la gran
sgualdrina sta pure all'opposto della Vera Sposa, ch'è la Santa
Chiesa. Ma è qualcosa di più, e rivela altri aspetti et altre
letture.
D'una visuale di casta guerriera, è
anco personificazione dell'opposto di quella Donna Fedele ch'è
invece Sapienza, Speculum Iustitiae, Fonte Immacolata di Grazia e Giustizia Divina, e che Sempre sta accanto all'Onnipotente. Perciò la prostituta è ebbra del sangue delli
santi et delli martiri. Per falsa giustizia, costoro son infatti
stati accisi, e si attenta oggidì a quelli che seguon la Via. Con la
falsa giustizia, tutti li Regni e le Luogotenenze del mondo han
sempre fornicato, e continuano a farlo.
È questa la giustizia che, lassato
l'Amore e l'Ordine, s'è prostituita al disordine per servir li
ricchi e protegger li potentati. Essa è stata da lor adornata di
pietre preziosissime, e s'è coverta de panni regali. Et ella s'è
venduta loro.
Ha aspetto di autoritade legittima, ma è invero
puttana dalli millanta interessi e voglie indicibili, senza genealogia e radice, che serve ora
Babilonia, criptopolitica et blasfema.
Sotto le vesti sontuose asconde un
accrocchio di millemila e più leggi, et regolamenti, et decreti, et
statuti, che hanno per unico fine e risultato de favorire li
secretari de governo e li ricchissimi commercianti, e annichilire
l'altri tutti.
Norme et canoni che riducono in fame
oneste famiglie, e che empion le tasche di que' pochi secretari e
commercianti. Che fan fuggire li deliquenti, ma incatenano li
poverini. Che autorizzano a distruggere nazioni intiere, ma non
consentono di mover guerra a chi sgozza e massacra. Che permettono di
buttar milioni di danari in inutili fabriche, ma non lassano nemmen
pochi spiccioli per ciò che sarebbe d'utilitade e d'urgentia. Che
consenton financo lo commercio di schiavi, ma puniscono et osteggiano
la già povera compravendita de l'ortolano, del boscaiolo, e del
mugnaio, dell'oste, e d'altri che faticano.
Ebbene, non tema il Cavalier, ma tenga
strettissima la Spada. Da' suoi attacchi ci si difenda con Veritade,
ch'ella teme, e che, si creda, può recarle sempre terribili ferite.
E anco se tal
donna mostruosa, posta in campo e mossa dall'avversario antico, va pur detto, non può essere per ora sconfitta del tutto, il Cavalier mai si
stacchi dalla Fé.
Essa siede infatti sulle acque. Sulle passioni e sulle moltitudini
sempre più agitate. Il suo passo è ormai malfermo. Cadrà presto, e
con il suo manto trascinerà sul fondo quanti han con lei fornicato,
quanti ella proteggeva.
Così è Scritto e Stabilito in Eterno: le
sue vesti saranno stracciate, le sue carni divorate, et infine sarà
data alle fiamme. Come si conviene ad una pervertita senza pentimento et a' suoi amanti.
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