venerdì 11 febbraio 2011

DAI BUFFONI DI CORTE, ALLA CORTE DEI BUFFONI. OVVEROSSIA IL CARNEVALE DEL MONDO

Dicevamo un dì che la Funzione Guerriera e Regale è stata usurpata dalla Casta Mercantile... Ci sbagliavamo: la situazione è peggiore...

Non son mercanti quelli a Corte, ché almeno avremmo ricchezza, se fossero capaci di far un poco di conto nelle pubbliche finanze. Non son artigiani, ché almeno avrebbero a cuore le opere dei nostri illustri uomini che furono. Non sono operarj, ché almeno si proverebbero a darsi da fare per migliorare le sorti dei loro pari e degli altri che lavorano la terra o che sudano nelle fabriche. Nemmeno son letterati, che se poco o punto sanno di latino, pare che anche con il volgare abbiano qualche difficoltà.

Chi son dunque? Tutti gli strilloni, nelle vie e nelle piazze, in questi giorni urlano allo scandalo poiché il Gran Ciambellano parrebbe essere di dubbia moralità. Di ciò ci si stupisce. Ma di che stupirsi? Noi abbiamo permesso che la Nazione fosse in mano a cotali. Tutti presi e guardare e apparire, invero non Vediamo e non Siamo più nulla. Non siamo più un Popolo, ma un gregge di capre. Siamo “impastati di materia dalla testa ai piedi”, diceva un Frate Illuminato.

Ma torniamo alla questione: chi sono dunque costoro? Ecco, appunto, sono coloro che dell'apparire fanno loro professione. Sono coloro che una volta non potevano nemmeno ambire a essere Cavalieri... Seggono ora sui troni i buffoni, svolgono funzioni di segretario, ministro e cameriere secreto, i saltimbanchi e gli attori, siedono nelle assemblee legislative le danzatrici del ventre. Ecco chi sono. Coloro che una volta provocavano il riso nelle corti e tra i popolani, che danzavano per il piacere di rozzi mercenari, e che stupivano con giochi e acrobazie..

È quistione che non solo v'è un totale rivolgimento, un mondo a rovescio, un carnevale che dura d'anni e anni, ma pure che oggi costoro non muovono più al riso nessuno, né stupiscono per ardimento funambolico. C'erano tempi in cui sarebbero finiti molto male, quei giullari che non divertivano alcuno.. E i Re, quelli veri, quelli di Sangue Reale, che fanno oggi? Non vogliamo proseguire oltre, ma ci pare invero che molti d'essi non si dedichino ad attività molto “regali”.

Perché, quinci, questa constatazione? Perché, contrariamente a quanto può apparire, vogliamo rassicurare gli sgomenti e rinvigorire i Soldati. È proprio questo rovesciamento portato all'estremo, di re buffoni e buffoni re, questo incredibile, insulso, antitradizionale e dissacratorio carnevale, ciò che preannunzia la Pasqua. È tempo di Quaresima per il mondo, giacché si avvicina il suo giorno di Ressurezione. È tempo di Settuagesima, di Silenzio e di Astinenza, che il Cavaliere umile e astuto sa usare a vantaggio: per riflettere, per meditare e, ove occorra, per ravvedersi nelle mancanze con il suo Re che sta per giungere.

È tempo di carnem levare, il più possibile! E mangiare Pane, Vero Pane, per fortificarsi così in vista della Battaglia Ultima.