lunedì 18 ottobre 2021

DI MORDACCHIE E BOLZONI, D'UNA PARTE, E DI CAVALIERI CHE COMBATTONO, DALL'ALTRA.

 

Il Richiamo del Cielo, ancora una volta, non é stato ascoltato se non da pochi.

La quasi totalità degli uomini, specialmente nelle Terre d'Occidente, invece di fermarsi, ha fatto di tutto per tornare a correre: a correre per lavorare, a correre per darsi ai bagordi, a correre per inseguire il nulla; e per tornare a correre, in una corsa suicida che condurrà presto o tardi, ma inevitabilmente, a mortale sfinimento, questi popoli hanno persino rinunciato ancor di più alla loro libertà. Per salvare il superfluo, hanno rinunciato all'Essenziale.

Il male, come é Scritto, dopo un certo tempo di Resistenza fugge via: infatti è oramai fuggito, giacché mai un'epidemia ha tormentato gl'uomini per più d'un anno o due. E questo male, come in ogni Combattimento, come in ogni Prova, poteva essere occasione per ribaltare le sorti del tenzone, e tornare più liberi. L'epidemia avrebbe potuto insegnare la caducità della vita e delle cose terrene, così da vivere più pienamente e più liberamente, avrebbe potuto palesare l'Importanza Suprema dell'Essenziale e l'inutilità del superfluo, avrebbe potuto mostrare che si può lavorare di meno e impiegare meglio il tempo a Gloria di Dio, a favore di sé e del prossimo, avrebbe potuto mostrare che persino il mondo naturale, la Creazione tutta, anche solo con un breve periodo di maggior Silenzio e di Pace, si può riprendere dalle sue ferite.

Eppure... i figli d'Adamo non hanno colto.

Invece... hanno saputo ben sfruttare il momento i figli delle tenebre, le congregazioni nere; che abbiano addirittura provocato il morbo, oppure no, non é ora affar nostro, giacché non ci é di alcuna utilità saperlo: a voler scoprire gl'aspetti più ascosi dell'infero disordine, si rischia di finirci dentro. Ma eccoli costoro, subito all'opera, con l'inganno; promettendo una falsa libertà, che non solo non esiste, perché é invero condizione peggiore di com'era prima dell'epidemia, ma che pure viene rimandata di volta in volta, al sottomettersi ogni volta di un nuovo comando: prima una mordacchia alla bocca e il misurare la febbre, poi un intruglio miracoloso e segreto, poi un'altra dose, poi un'altra dose ancora.. poi un lassapassare.. e prima o poi sarà un marchio sulla mano per comprare e vendere. Tanto che qualche astutissimo giovine ha ben pensato di farsi già tatuare il brazo col verdastro bolzone. Quale preveggenza...!

Intanto, uno dei confini che l'avversario, ossia il nemico antico, da millenni voleva abbattere definitivamente, é ormai caduto per la maggior parte degl'uomini. La naturale avversione, il natural ribrezzo, e financo l'istinto di sopravvivenza che hanno persino le bestie, a violare il proprio corpo con qualcosa che é male e dunque da schifarsi, é stato vinto.

Lo vogliamo ripetere, poiché è di massima importanza: la naturale avversione, il natural ribrezzo, e financo l'istinto di sopravvivenza che hanno persino le bestie, a violare il proprio corpo con qualcosa che é male e dunque da schifarsi, é stato vinto.

Il nemico é riuscito a far ingurgitare all'uomo gl'insetti più ripugnanti, e i vermi più repellenti, quale normale pietanza, ed è riuscito ad avere il suo consenso per farsi introdurre nello sanguine un preparato che non solo non sana e non protegge, ma persino rende storpi o uccide; e non già un medicinale dato a chi sia in gravi condizioni, e disperato, ma a chi invece scoppia di salute. Oramai, in tal guisa, molti son divenuti completamente asserviti... completamente asserviti... e di fronte alla libertà di scelta che l'uomo ha fin dalla sua creazione, persino gli Angeli di Dio si arrestano.

Perché sta a voi scegliere tra Bene e male, siete Sempre Liberi di Scegliere.

Sta a voi, o Cavalieri di Cristo, a voi, o Fedeli tutti della Verità che rende Liberi, Difendere la Triplice Cinta del vostro corpo, della vostra mente, della vostra anima. Sta a voi Difendere la casa, la famiglia, la nazione. È sempre stato così, dall'inizio della Millenaria Guerra, e sarà così fino alla Fine.

Sta a te che leggi, singolarmente, Scegliere ciò che è giusto, sta a te Combattere, sta a te rimanere Libero. 

A te, e a nessun altro. Non al vicino di casa, non al politicante, non al magistrato, e nemmeno ai lavoranti del porto o agli Arcangeli. Nessuno di costoro verrà in tuo soccorso se non Combatti. Tu, e solo tu, hai la Responsabilità di te stesso, e delle tue azioni, o omissioni. Una responsabilità totale, attuale, pratica, che è al contempo Responsabilità Eterna. In ogni cosa.

Certamente serviranno sacrifici... ma se farai la Buona Scelta, Dio, e i Suoi Angeli e i Suoi Santi, allora sì saranno al tuo fianco. E il Cristo Stesso porterà con te la Croce, e tu, come Simeone, con Lui; e Infine Egli sarà per te Testimone e Giudice Giusto, di tutte le prove che hai dovuto affrontare o sopportare.

A te la scelta: di essere Soldato, Portatore della Croce, o traditore d'Essa. Tertium non datur.

Lo abbiamo già detto in passato, e lo ripetiamo con forza: tertium non datur.

La Scelta del Bene è sempre possibile, fino alla Fine: ma non si confidi nel tempo, ché sempre più va stringendo.

domenica 5 aprile 2020

QUARESIMA ET QUARENTENA


E dunque arrivò la pestilenza. In tutte le Terre Emerse e popolate, nessun Regno o Governatorato o Reggenza esclusi. Tutta la scienza, e l'arrogante supponenza d'essere meliori dell'uomo di ieri, e più furbi dei nostri padri, si riduce a uno unico buono consiglio: “non escite dalle vostre case!”, proprio come millantanni fa.
Come allora, e proprio come fa il peccato, il contagio s'estende tra gli uomini, in ispecie e sopra tutto per mezzo di chi alla salute propria e altrui ha preferito gli affari e il danaro, o le taverne e i bagordi. Perché il male usa sempre le medesime armi, le medesime strategie, ma le adatta a ogne tempo e luogo. Eppur l'uomo s'ostina nella sua arroganza, pensando che possa salvarsi da sé, e che il male e'l peccato colpisca sempre l'altri, ma certo non lui istesso. Così é preso dal male chiunque, nessuno escluso, perché chiunque crede d'essere buono, sappia che Uno Solo é il Buono, e tutti han bisogno e necessità d'essere salvati. Se si fossero osservati subitamente i Comandamenti e la Legge, potevan esser salve intiere nazioni; ormai é tardi per esser salvi come popolo, e come succede col malvagio ch'uccide il fratello, del male fatto d'altri tutti paghiamo.
Si puote ora solo confinar lo male, confinar il morbo, sperando et attendendo ch'esso, come il diavolo, dopo un certo tempo fugga via: osservar una Quaresima strettissima, che sia pur quarentena. Nullo divertimento o teatro o giuoco pubblico, niuno che si attardi per la via sanza motivo validissimo, che sia di cibo o di medicina o di lavoro irrimandabile; via il superfluo, solo l'Essenziale.
S'abbandoni ogne girovagar sanza meta, ma si vada veloci per diritta e necessaria direzione.
Si badi e si guardi al bello e al Buono, e meno s'ascoltino messaggi e notizie di paura e di tristizia, gettati intorno sol per apparire o destare scalpore, da chi non saprebbe distinguere un raffreddore da una gamba amputata, ma vole dissertar di scienza medica.
Si torni a priegar in tutte le case, per i vivi e per i morti e per gli agonizzanti, sera e mattina, giacché son chiuse alle Messe financo Cattedrali e Pievi. Si torni a Leggere, si curi l'orto, ci si lavi e ci si Mondi corpo e anima per bene. Sia ogne casa un picciol Monastero.
In questo Tempo, come ogne Quaresima, ma ancor più dell'altre, resti il Cavaliere nel Deserto, accanto al suo Maestro, e fugga ogni tentazione. In ogni cosa usi Disciplina, tam in spiritualibus, quam in temporalibus. Tutto ciò che confina e Combatte il male nell'invisibile, può confinarlo e combatterlo anche nel visibile.
S'abbandoni l'affanno di correre, correre per comprare, e correre per lavorare, e per apparire, e comprare ancora, e ancora lavorare, come se di null'altro fosse fatta la vita.
Si osservi il Santo Riposo Domenicale.
Il Richiamo del Cielo per questo tempo, di Quaresima e quarentena, più e più volte ripetuto al mondo intiero ma finora rimasto inascoltato, é chiarissimo, e ben espresso dal Salmista:
Fermatevi! E sappiate che Io Sono: Dio”.


venerdì 20 novembre 2015

LE DUE ALI DI CAVALLERIA INIMICA

Questa Torre fu eretta con lo scopo di guardare agli spostamenti delle Truppe del Millenario Conflitto. Un Conflitto Invisibile con riverberi sempre più forti ed evidenti anche nel mondo del visibile. Un Conflitto che in questi giorni ha visto le forze della sovversione e del terrore colpire duramente la cittade capitale dei Franchi, per mezzo di militi neri mossi dall'odio che hanno nuovamente acciso uomini e donne inermi.
Ma quelle che sembrano due differenti fazioni, Oriente et Occidente, son invece due ali di cavalleria del medesimo inimico esercito che, da due differenti posizioni iniziali, convergono poi compatte sullo stesso obbiettivo: l'uomo, il qual da sempre, pel solo fatto d'essere Creatura di Dio, è odiato senza posa dall'avversario antico...
Le due ali di cavalleria che convergono contro l'uomo, allo scopo offendere Dio, distruggere la Tradizione e portare disordine e divisione, sono l'estremismo, proveniente dall'Oriente, et il materialismo, proveniente dall'Occidente.
È una tattica militare antichissima, quella della morsa.
E così va pur detto ch'è impossibile sconfiggere l'estremismo se prima non s'è combattuto il materialismo. È impossibile combatter la minaccia che viene dal Sud per prima, perché, come sa ogni buon condottiero, é sfavorevole combattere col sole in faccia. È conveniente e favorevole invece combattere sempre col Sole alle spalle, che permette di Ben Vedere.
E l'Europa, o almeno quello che rimane d'essa, non potrà mai combattere niente e nessuno se non essendo compatta e unita; né può esserlo senza Valori comuni e medesima Radice, come invece lo fu quand'era Sacro Impero, quand'era Christianitas. Né può far nulla senza la Luce della Sapienza e della Verità, Vero Sole, che illumini innanzi il Campo di Battaglia.
I nostri vecchi dicevano anche che “un sacco vuoto non sta in piedi”. Ecco.. l'Europa è oramai un sacco vuoto, un corpo putrescente senz'anima, e come tale non può stare in piedi né opporsi a nessuna minaccia esterna. Non potrà opporsi a niente e nessuno se non ritrova la sua anima, se non risuscita il corpo sociale, se non ritrova Cristo e la Croce, Unica possibilità di Resurrezione: quella Croce che invece cerca in ogni modo di nascondere, e financo sbeffeggia e villipende.
La morsa delle due ali di cavalleria, l'estremismo religioso e l'integralismo materialista, si sta quinci e quindi stringendo sempre più...
Ma ai pochi Cavalieri rimasti in Occidente, fedeli al Verbo et alla Tradizione, che perseverano nella Preghiera e preparano le Armi della Luce per la Battaglia Ultima, il Signore parla precisamente, proprio in questi giorni, e fa sentire così la Sua Vicinanza ad essi.
Proprio Domenica, alla Santa Messa, ha detto alla prima lettura che “sarà un tempo di angoscia” ma anche che “sorgerà Michele, il Gran Principe, che vigila sui Figli”... dipoi, nel Vangelo ricorda la Parabola del Fico, et i Segni degli Ultimi Tempi.
Et ancora, proprio da Lunedì e per tutta la settimana, li accompagna ogni giorno nella istessa Liturgia, con la Lettura dei Maccabei, ove un manipolo di pochi Coraggiosi Guerrieri si ritrova solo contro millanta, stretto in una morsa, combattendo per conservare la Fede e la Tradizione dei Padri, in un momento ove tutti si sono invece dati all'idolatria et alla violenza...
Et ancora, Egli porterà a Buon Termine questa conversazione con i Suoi, perché proprio Domenica sarà la Solennità di Gesù Cristo Re dell'Universo Mondo, che ha promesso di tornare presto e Vittorioso, per ristabilire in Eterno il Regno della Giustizia e della Pace.

Anche nel mezzo della morsa inimica, rimaniamo adunque saldi nella Fede e nella Tradizione, segnati della Croce, ascoltando et eseguendo gli Ordini, e colla mano pronta all'elsa della Spada: si Deus nobiscum, quis contra nos?

E il Sacro Stendardo del Re dei Re non tarderà ad arrivare.  

mercoledì 14 ottobre 2015

IDOLI E CALZARI


Ci sono sempre stati, creati dall'uomo secondo i tempi. Ad essi poi si dava una forma visibile che ne richiamasse la pretesa realtà trascendente. Un vitello d'oro, delle statuette di legno, sculture di pietra, o più recentemente della carta colorata con delle stelle e la cifra d'un numero. Vi son persino sciocche madamigelle che per idolo han scelto delle scarpe.
Ma tutti quest'idoli son forme egualmente inconsistenti e illusorie, cioé senza alcuna realtà trascendente, e che non possono Salvare alcuno. E come le scarpe, gl'idoli seguon la moda dei tempi.
L'ultimo idolo che l'uomo s'è inventato s'è voluto chiamarlo gesùcristo. Invero non è un idolo del tutto inventato, ma una cattiva copia del Dio Vero.
Un poco come quelle scarpe che vengono dall'Estremo Oriente, e che sembran eguali a quelle de' nostri artigiani.. ma nol sono. Poi, dopo un poco d'uso, si rompono e ci s'accorge d'aver mal speso i propri talenti... ma ormai non resta che camminar scalzi, e prender spini e morsi di serpente alli piedi...
Siccome il Gesù Vero Dio e Vero Uomo è diventato scomodo, e molte cose che ha detto e lasciato non piacciono più, ma anzi infastidiscono perché metton in Luce la menzogna, ecco che se ne costruisce uno “migliore”, un che dice cose che possan piacere a tutti e compiacere tutti.
Non Uno che chiama a Contemplazione et Azione, ma uno che consiglia d'agire senza conoscer l'Altissima Volontà, o filosofeggiare di Quella Volontà ma senza agire.
Non Uno che Chiama a Sè, invitando a lassar tutto, ma uno che lassa ognuno dove e come si trova, e con tutto quello che ha, peccati ed errori compresi.
Non un Figlio d'Uomo in Carne e Sangue, Verbo di Dio, ma una sagoma di legno o di pietra, che essendo vuoto immobile e muto, li si può far dir ciò che più aggrada.
Non l'Unigenito Figlio di Dio, Sommo Maestro, morto sulla Croce e poi Risorto, Espiazione ma anco Essempio, ma un simpatico e baldanzoso filosofo, che forse ha salvato il mondo chiacchierando e canticchiando, come si vorrebbe che facessero tutti, anche innanzi il Santissimo Sacramento.
Non il Vero Gesù Cristo, ma un gesùcristo fatto a immagine e somiglianza dell'uomo, ovverossia un idolo, e una cattiva copia dell'Originale.
Come le anzidette scarpe dell'Oriente. Ma si badi a quanto detto a proposito delle scarpe: quando queste si rompono, ci si trova a dover continuare a camminare scalzi... su questa terra come penitenti, e tra molti dolori alli pié, ma pur e peggio può capitar financo di prender spini e morsi di serpente per l'eternità.
Dipende da quando uno s'accorge che le sue scarpe non son altro che bieca imitazione.
Dipende se, quando s'accorge dell'imitazione, “va, vende tutto quello che ha”, e compra quelle vere.
Perché invero l'uomo è chiamato sì a camminar senza calzari, ma sul Sacro Suolo della Gerusalemme Celeste, insieme al Suo Vero Signore e in Comunione colle Schiere de' Santi.

E dunque, come strillavano una volta i mercanti alle fiere, quand'eravam piccini: “Non fatevi ingannare dalle imitazioni!”. E spendiam bene i nostri Talenti.. mettendoli al Servizio dell'Unica Verità.

mercoledì 23 settembre 2015

IL BALZO DELLA FEDE


Viene un momento in cui il Cavalier trovasi innanzi un baratro nerissimo, un dirupo altissimo, profondissimo et oscuro.
Se si fa prender dallo sconforto e dalla paura, egli rimarrà lì, sul bordo della roccia, forse per sempre. Altri cavalieri hanno invece provato ad attraversarlo, ma confidando solo in sé stessi, son precipitati, e di lor non s'è più saputo nulla, son caduti nell'oblio.
Ma se il Cavaliere non guarderà sotto né altrove, e continuerà ad aver lo sguardo fisso al Sacro Calice, che è pur sua Meta, allora da Questo istesso verrà la Fede che vincerà ogne sconforto et ogne paura, e il Cavaliero passerà quel baratro come fosse cosa da nulla e semplicissima.
Talvolta trovasi sul baratro uno cavalcone, un ponte traballante, ma ciò non fa differenza alcuna: non è nel ponte che bisogna sperare.
È questa una prova di Fede, che si può presentar al Milite una o più volte sul Cammino. E può trovarsi un precipizio più o meno profondo, più o meno nero, più o meno largo. Non importa. Non importano né le sue dimensioni né la sua oscurità. Importa la Fede del Cavaliere.
Così come successe a Pietro Apostolo. Egli, chiamato dal Sommo Maestro che gli disse “Vieni!”, scese dalla barca, guardando il Cristo, e cominciò a camminare sulle acque come Lui. Ma a un certo punto, invece di continuare a guardare il suo Signore, iniziò a guardare al vento, ai flutti, al buio delle acque sotto i suoi piedi, e iniziò a sprofondare... Gesù allora tese la mano, lo tirò su, e gli disse “uomo di poca fede, perché hai dubitato?”.
Il Santo Graal è lì, appena oltre il baratro. Gesù ha sempre la mano tesa verso il Cavaliere.
La nostra Fede non chiede altro che sempre guardare al Sommo Maestro, e continuare a camminare verso di Lui. È ben poca cosa invero, ma permette di camminare sulle acque, superare ogne bufera, passar oltro enormi baratri, e giungere al Santo Calice. Non abbiate paura, ma Fede. Lasciamoci condurre da Lui, e da Lui solo. E non mai distogliamoci dalla Cerca, ma procediamo in Essa con gran balzi di Fede!
Non guardiamo mai altrove, o Cavalieri !

martedì 25 agosto 2015

LUIGI SANTO RE CROCIATO


Ah! Volesse Iddio ch'ogni governante stolto avesse invece sempre presente l'essempio del Re Santo Ludovico! Se almen un briciolo della sua regal saggezza fuisse nell'animo di costoro che oggi son a capo delle Nazioni, saremmo in gran prosperità.
Elli che prima d'ogni cosa fu divotissimo all'Onnipotente, a Suo Figlio il Re de' Cieli, e alla Santissima Signora, giacché era ben conscio che non v'è potere alcuno, né Regalità, che non discenda da Dio, così come il Signore ricordò financo a Pilato. Ben conscio era Luigi che non vi può essere Corona alcuna rilucente d'oro e di gemme sul capo d'un regnante, se quello stesso capo non è rilucente della Luce dello Spirito e della Sapienza che vengono dall'Alto. Mente Illuminata deve aver lo Sovrano, per esser veramente tale, giacché così come l'anima illuminata porta Luce al corpo, equalmente il Re illuminato dona Luce allo Regno suo.
Elli fu così consapevole dell'altezza dello suo compito, quest'Altezza Reale, e considerando che chi si sarà umiliato sarà innalzato, che si fece financo Terziario Francescano, lavò li piedi delli poveri ogne settimana e li servì alla sua tavola, e partecipò alla costruzione d'un Monastero portando carriole de pietrame.
Abbassò se stesso, ma mai abbassò sua Dignità Regale. Mai dismise sue vesti e paramenti, mai donò ad altri o gettò via li simboli, d'oro e d'argento, di suo Uffizio. Strenuamente e fieramente andava allo assalto pel primo nelle Crociate, dopo che tutta l'armata si fosse confessata, e difese Corona sua dalle pretese del fratello, e sempre tenne in conto l'onore e la deferenza ch'eran dovute non già a lui uomo, ma allo Seggio del Trono. Primo Cavaliere del Regno, fu così devoto alli Principi di Cavalleria, che fatto prigioniero dal Califfo, fu poi liberato dietro riscatto, anziché acciso, per rispetto verso suo onore e coraggio e dignità di Guerriero.
Come uomo s'umiliò da sé stesso, come Re fu innalzato dall'Altissimo.
Avea così a cuore li sudditi suoi, havendo sempre presente l'esempio del Re dei Re e Signore dei Signori, che ogne volta che visitava una cittade, avea innanzi stuolo di scrivani e presbiteri, che raccoglievan per iscritto tutte richieste e suppliche d'ognuno, per poi render a tutti giustizia. E mantenne in Cancelleria liste de tutti li poveri, dell'artigiani sanza lavoro, de vedove et orfani sanz'aiuto, de figlie sanza dote, di modo da poter redistribuir a loro li risparmi dello Regno, acquisiti non già con tasse e balzelli, ma con accorta politica economica e intelligenzia commerciale.
Tutto questo lassò in eredità al figlio suo. Tutto questo lassa in eredità ad ogne governante.
Ma del resto, accettar un tal essempio e una tal eredità, significa anzitutto accettar Christo Gesù come Signore e Salvatore, e aspirar al Regno de' Cieli, piuttosto che a seggi e cattedre per propri interessi e propri forzieri... chi dunque ne sarebbe capace oggidì..?
Ma se non abbiam Re illuminati a governarci, almeno, o Cavalieri, ci benedica oggi Luigi, Santo Re Crociato, giusto e fiero, nelle nostre Battaglie, e seguendo lo consiglio del Loyola, guardiamo a Re Ludovico, Re terreno, per aver una minima, minuscola, millesimale, idea della Bontà e della Giustizia del nostro Re Eterno.
Per render al Re dei Re Gloria e Onore e Lode, e pregar che torni presto. Che sempre in nostro cuore e nostre membra regni et imperi Christo Gesù! Giacché Elli, come Luigi e ben più di Luigi, renderà ad ognuno Giustizia, e a tutti i Suoi redistribuirà li Frutti del Suo Regno.