venerdì 13 marzo 2015

LA GRAN MERETRICE


La donna era vestita di porpora e di scarlatto, d'una veste regale, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle... e potei scorgere come la donna fosse ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri...”.
Multi son li significati de la Visione del Profeta di Patmos. Sanza dubbio, qual falsa religio, la gran sgualdrina sta pure all'opposto della Vera Sposa, ch'è la Santa Chiesa. Ma è qualcosa di più, e rivela altri aspetti et altre letture.
D'una visuale di casta guerriera, è anco personificazione dell'opposto di quella Donna Fedele ch'è invece Sapienza, Speculum Iustitiae, Fonte Immacolata di Grazia e Giustizia Divina, e che Sempre sta accanto all'Onnipotente. Perciò la prostituta è ebbra del sangue delli santi et delli martiri. Per falsa giustizia, costoro son infatti stati accisi, e si attenta oggidì a quelli che seguon la Via. Con la falsa giustizia, tutti li Regni e le Luogotenenze del mondo han sempre fornicato, e continuano a farlo.
È questa la giustizia che, lassato l'Amore e l'Ordine, s'è prostituita al disordine per servir li ricchi e protegger li potentati. Essa è stata da lor adornata di pietre preziosissime, e s'è coverta de panni regali. Et ella s'è venduta loro. 
Ha aspetto di autoritade legittima, ma è invero puttana dalli millanta interessi e voglie indicibili, senza genealogia e radice, che serve ora Babilonia, criptopolitica et blasfema.
Sotto le vesti sontuose asconde un accrocchio di millemila e più leggi, et regolamenti, et decreti, et statuti, che hanno per unico fine e risultato de favorire li secretari de governo e li ricchissimi commercianti, e annichilire l'altri tutti.
Norme et canoni che riducono in fame oneste famiglie, e che empion le tasche di que' pochi secretari e commercianti. Che fan fuggire li deliquenti, ma incatenano li poverini. Che autorizzano a distruggere nazioni intiere, ma non consentono di mover guerra a chi sgozza e massacra. Che permettono di buttar milioni di danari in inutili fabriche, ma non lassano nemmen pochi spiccioli per ciò che sarebbe d'utilitade e d'urgentia. Che consenton financo lo commercio di schiavi, ma puniscono et osteggiano la già povera compravendita de l'ortolano, del boscaiolo, e del mugnaio, dell'oste, e d'altri che faticano.
Ebbene, non tema il Cavalier, ma tenga strettissima la Spada. Da' suoi attacchi ci si difenda con Veritade, ch'ella teme, e che, si creda, può recarle sempre terribili ferite. 
E anco se tal donna mostruosa, posta in campo e mossa dall'avversario antico, va pur detto, non può essere per ora sconfitta del tutto, il Cavalier mai si stacchi dalla Fé. 
Essa siede infatti sulle acque. Sulle passioni e sulle moltitudini sempre più agitate. Il suo passo è ormai malfermo. Cadrà presto, e con il suo manto trascinerà sul fondo quanti han con lei fornicato, quanti ella proteggeva. 
Così è Scritto e Stabilito in Eterno: le sue vesti saranno stracciate, le sue carni divorate, et infine sarà data alle fiamme. Come si conviene ad una pervertita senza pentimento et a' suoi amanti. 

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