mercoledì 27 gennaio 2010

MAGIA

In tutte le Tradizioni è esistito ed esiste un “qualcosa” chiamato Magia. In quasi tutte le culture odierne, presso quasi tutti i popoli, questo “qualcosa” è ormai sconosciuto o grandemente frainteso -niente a che vedere ad esempio con i negromanti e le fattucchiere di cui già abbiamo parlato-.
Checché se ne dica, la Magia attiene alla Casta Guerriera, ed è strumento nelle mani di Cavalieri e Maghi. Ed è per questo motivo, che potrebbe sconcertare taluni, che qui se ne tratta. Il fatto che Salomone, un Re anzitutto, fosse considerato grande Mago lo conferma. Un Savio come De Giorgio lo attesta senza remore: “La Casta dei Guerrieri occupa il posto più pericoloso nella difesa tradizionale, quello più esposto e, se si comprende il valore di questa figurazione in rapporto con ciò che è stato detto, i Guerrieri sono i signori dei Ritmi e l’arte che più è loro appropriata è la Magia”. E tanto basti.
Ecco dunque che un Cavaliere, un Guerriero, può talvolta ricorrere ad essa, anziché, ad esempio alla spada, come a un qualsiasi altro strumento d'Azione. Oppure può essere così specializzato in essa, tralasciando forse un poco l’Arte dello Scrimir, da essere definito Mago. Ma sempre di Guerrieri trattasi. La Magia è infatti soprattutto elemento di difesa, funzione tipicamente guerriera e cavalleresca, e, tutt'al più, di conoscenza.
La vera Magia, che alcuni definirebbero "bianca", è fondamentalmente Fede operante e attiva, fulminea Azione derivante da fervida Contemplazione, uso cosciente di Ritmi, capacità di chi, avendo prima trasmutato sè stesso, è capace quindi di trasmutare il mondo.
Chi, come Simon Mago, crede che la Magia possa staccarsi dallo Spirito e dalla Fede, o vorrebbe utilizzare questa per scopi personali ed egoistici che contrastano con Esso e con la Tradizione, rischia quantomeno di cadere nella medesima sorte.
Niente filtri d’amore, pozioni venefiche o unguenti che fanno volare. Nessuna polverina capace di felicità o dolore. Ma la possibilità, con la Fede, di arrivare a smuovere le montagne.

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