lunedì 11 gennaio 2010

UN'ARMA PORTENTOSA


I Guerrieri di tutto il mondo si possono distinguere dall’arma che recano sempre seco. La Spada, certo, ma non solo. V’è un’altra Arma, altrettanto potente, se non di più, un’Arma Santa e portentosa conosciuta in ogni luogo e presso ogni Tradizione Particolare, ancorché sotto nomi diversi. E anche da questa il Guerriero mai si divide. I mussulmani la chiamano Tasbih, in Oriente viene detta Aksamala e Japamala, presso i Sacri Monti della Grecia Komboloi. In Occidente la conosciamo come Santo Rosario, o Corona.
Quest'Arma permette al Cavaliere di godere dell’Alta Protezione quando più forte è il nemico, e più assidui i suoi assalti. Attraverso Essa il Guerriero può riprendere la sua concentrazione e la sua attenzione dopo una sconfitta, o può ritrovare l’energia dissipata. Può tornare a Contemplare dopo l’Azione, o può Agire dopo aver Contemplato; cosa meravigliosa, può addirittura Contemplare Agendo, o Agire Contemplando… Non è raro vedere un Guerriero della Verità stringere nelle mani la Spada, avendo al contempo intrecciato in esse il suo Rosario, o notare che le sue labbra si muovono impercettibilmente in orazione e recitazione, con calma e pace, mentre vibra fendenti e punte.
Con Esso il Guerriero è capace di produrre Lingue di Fuoco e Lampi di Luce che si abbattono sul nemico, e non ha più bisogno di ricordare Tecniche di Combattimento o Strategie di Guerra, ma attinge direttamente a quella Abilità Spontanea che viene dallo Spirito. E può divenire imbattibile.
Ora pro nobis!

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