mercoledì 17 febbraio 2010

MEMENTO HOMO, QUIA PULVIS ES

Ricorda, uomo, che polvere sei e polvere tornerai. Ricorda la tua pochezza innanzi l’Assoluto, riconosci la tua miseria e il tuo peccato. Sii umile, sopra ogni cosa! Rammenta, o Cavaliere, che quantunque tu fossi destinato a grandi imprese, quantunque tu avessi vinto aspri combattimenti, non hai alcun merito, poiché non tu hai agito, ma lo Spirito che è in te. Se sei convertito, non tu hai fatto la fatica, ma lo Spirito l’ha fatta in te. Riconosci che sei terra e pula, e ringrazia il Cielo che ti ha protetto, se ancora non sei stato disperso. Ricorda, o Cavaliere, che tornerai ad essere terra. A che gioverà allora ogni cura eccessiva che hai avuto per il corpo, se hai trascurato lo Spirito? Abbassati, umiliati, prostrati, ed Egli ti innalzerà. Svuotati, ed Egli ti riempirà. Digiuna quest’oggi o Cavaliere, digiuna dal mondo, dai desideri, dalle voluttà, mortifica il corpo: solo così avrà giovamento lo Spirito. Non sfamare il corpo con il pane, e sfamerai lo Spirito con il Pane Celeste. È questo il Vero Nutrimento che darà al Guerriero la forza per Combattere.
Sì, il buon Cavaliere non fa come ogni altro soldato. Se deve affrontare una Battaglia non fortifica il corpo con cibi e bevande, ma con la Fede. Mentre gli altri si ingozzano, egli digiuna. Sa che non solo può trionfare sulla morte, ma anche attraverso di essa. Sa domare il suo corpo con lo Spirito, così come è capace di domare il suo cavallo.
Oggi è il giorno delle Ceneri, della Miseria e dell’Umiltà, ringraziamo l’Altissimo.

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