martedì 23 febbraio 2010

LE PIETRE DEI TEMPLI D'OCCIDENTE SONO VIVE

Troppo spesso il Cavaliere che passi per le osterie o i mercati ascolta simili parole: “che v’è di buono nella Chiesa o nei Santi? – A che giova un edificio costruito dall’uomo per il mio spirito? – Perchemmai dovrei recarmi alla Cattedrale a pregare?” e simili discorsi. Spesso poi il colloquio verte sul fatto che un dei conversanti ha trovato una nuova strada, una nuova Via per giungere alla Verità, e conseguentemente ha dedotto che quella vecchia, quella “cristiana”, non porta a nulla ed è sbagliata. Di questa conclusione non manca certo di convincere l’amico, dimostrandogli come la nuova Via che ha trovato si differenzi in meglio dalla vecchia, o abbia una serie di caratteristiche che mancano decisamente all’altra.
Ebbene, ognuno è libero di tentare la Via che ritiene più opportuna per sé. Ci mancherebbe. Ma questo non deve portare a negare ciò in cui non si è riusciti primieramente, né a ritenere che ciò che è stato trovato buono per sé lo sia invero anche per gli altri. In questo si manca di Umiltà, alla base di qualsivoglia Via. Forse che i Padri e i Dottori della Chiesa, o i Monaci Esicasti, hanno qualcosa da invidiare agli yoghi e agli sciamani? No, nulla. E tutti sono dalla Medesima Parte. Non si creda a diversi Eserciti per gli uni e per gli altri, solo perché diverse sono le vesti o le parole.
E si sappia che le Pietre dei Templi d’Occidente sono Vive. Ancora Vive. I monasteri, le cattedrali, i santuari, le chiese e le cappelle parlano e cantano, ma bisogna saper Ascoltare le loro armonie. Chi decida di non entrare in Essi, o vi entri già convinto di non poter trovare alcunché di buono, si astenga, per favore, dal propagandare il convincimento che in queste Pietre non alberghi alcuna Verità. Semplicemente dica ch’egli, e solo lui, non l’ha vista e sentita. E probabilmente, mi si permetta, perché nemmeno a provato a Chiedere.
I Templi Antichi non sono costruiti in luoghi a caso. Le loro geometrie non sono casuali, e Vibrano Fortemente. I loro affreschi, le loro vetrate, i loro dipinti sono i nostri mandala, i canti gregoriani, le preghiere e le litanie sono i nostri mantra, i riti toccano ognuno dei corpi sottili, le innumerevoli pigne rappresentano e invitano al risveglio del Terzo Occhio... se in tali termini si preferisce esprimersi. Tutto parla delle Massime Armonie dell’Universo e con la dovuta umiltà e concentrazione da parte di chi vi si accosta, può portare al Mondo dei Ritmi e Oltre. Forse che le storie dei Santi narrate negli stipiti e nelle colonne, gli esempi istoriati nei muri e negli altari, non ci danno ammaestramento di cosa sia l’ascetismo, la meditazione, di come Microcosmo e Macrocosmo possano e debbano unirsi per pervenire alla Visione di ciò che non si può, comunemente, vedere?
Si potrebbe andare avanti ancora molto con tali dissertazioni e corrispondenze. Ma per qual motivo? Chi lo desideri si rechi da sé in uno di cotali Templi e da sé medesimo Chieda, Veda e Ascolti. In Silenzio legga gli Antichi Scritti. In Chiesa si possono trovare Due Chiavi, Una d’Oro e Una d’Argento. “Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto”.

mercoledì 17 febbraio 2010

MEMENTO HOMO, QUIA PULVIS ES

Ricorda, uomo, che polvere sei e polvere tornerai. Ricorda la tua pochezza innanzi l’Assoluto, riconosci la tua miseria e il tuo peccato. Sii umile, sopra ogni cosa! Rammenta, o Cavaliere, che quantunque tu fossi destinato a grandi imprese, quantunque tu avessi vinto aspri combattimenti, non hai alcun merito, poiché non tu hai agito, ma lo Spirito che è in te. Se sei convertito, non tu hai fatto la fatica, ma lo Spirito l’ha fatta in te. Riconosci che sei terra e pula, e ringrazia il Cielo che ti ha protetto, se ancora non sei stato disperso. Ricorda, o Cavaliere, che tornerai ad essere terra. A che gioverà allora ogni cura eccessiva che hai avuto per il corpo, se hai trascurato lo Spirito? Abbassati, umiliati, prostrati, ed Egli ti innalzerà. Svuotati, ed Egli ti riempirà. Digiuna quest’oggi o Cavaliere, digiuna dal mondo, dai desideri, dalle voluttà, mortifica il corpo: solo così avrà giovamento lo Spirito. Non sfamare il corpo con il pane, e sfamerai lo Spirito con il Pane Celeste. È questo il Vero Nutrimento che darà al Guerriero la forza per Combattere.
Sì, il buon Cavaliere non fa come ogni altro soldato. Se deve affrontare una Battaglia non fortifica il corpo con cibi e bevande, ma con la Fede. Mentre gli altri si ingozzano, egli digiuna. Sa che non solo può trionfare sulla morte, ma anche attraverso di essa. Sa domare il suo corpo con lo Spirito, così come è capace di domare il suo cavallo.
Oggi è il giorno delle Ceneri, della Miseria e dell’Umiltà, ringraziamo l’Altissimo.

giovedì 11 febbraio 2010

CONTRO L'IDRA


L’esercito dell’ombra mise in campo fin dagli inizi del Conflitto un mostro terribile, uno per ogni Guerriero che avesse osato lanciarsi all’attacco delle truppe avverse: l'idra.
L’idra ha molte teste: alcune leggende parlano di nove, altre di cinquanta. È certo, in ogni caso, che per ogni testa che il Cavaliere riesce a tagliare altre due ricrescono. Le ferite che la bestia infligge sono molto dolorose e non guariscono se non sono cauterizzate col Fuoco. Invano dunque il Cavaliere lotterà se scaglierà la sua lama contro le teste del mostro. Egli deve colpire al cuore, colpire ciò che le dà vita, e ucciderla all’istante, senza esitazione alcuna. Ogni Cavaliere che ha iniziato il suo Cammino prima o poi dovrà scontrarsi con essa, né gli sarà possibile rimandare lo scontro senza averne gravi conseguenze. Non si possono voltare le spalle all’idra, giacché essa colpirà immediatamente alla schiena e continuerà a seguire il Cavaliere, correndo. Inizierà a prenderlo con le sue bocche, mordendolo sempre più forte, e riducendolo presto in brandelli.
Il buon Cavaliere sa che ogni testa dell’idra ha il magico potere di fomentare in lui desideri terreni, ipnotizzandolo con lo sguardo. Sa che non sarà mai possibile sfamare le sue bocche. Sa che deve assolutamente, il più presto possibile, ucciderla, avendo lo sguardo ben teso alle Cose del Cielo.

martedì 9 febbraio 2010

Posta per la Torre

V’è chi passa per questo luogo? V’è chi legge, approva, o dissente? Non abbia timore alcuno a farlo sapere, a confrontarsi, a esprimere le sue opinioni, a commentare. Se lo vuole, scriva alla Torre senza remore. Se ha notizie utili per la Guerra, per l’Esercito, le comunichi senza indugio. Se ha avuto esperienze che possano essere utili ad altri cavalieri, o ha scoperto un disegno del nemico, ce ne dia notizia senza ritardo. Anche in maniera anonima.
Non sarà corrisposto alcun compenso, ma egli avrà almeno il picciol sollievo d’aver dato aiuto a questo misero Avamposto sul Mare…