venerdì 15 maggio 2009

DI RITORNO...


..così, in una serata calda e umida, ritorno a casa, tra le pareti domestiche, dalla mia Dama, confortato da quanto mi è caro e familiare.
Non così per molti che ho incontrato in terra d'Abruzzo. Al termine della loro giornata, essi non hanno una casa in cui rientrare, e talvolta non hanno più nemmeno chi ci sia ad aspettarli.
Nella Bisaccia dei Ricordi rimarrà sempre quanto mi ha detto un uomo, uno che come me e come molti altri esercita il mestiere delle armi, ed è pur padre di due giovinetti. Egli ha cercato di spiegarmi -ma le parole non bastano per comprendere- cosa significhi per un padre non sapere quale futuro poter dare ai propri figli e alla propria famiglia, avendo perso tutto. Ha cercato di spiegarmi ciò che provava per non aver potuto proteggere i suoi cari dalla catastrofe, ancorchè fosse cosa impossibile, e nel sentirsi impotente dinanzi agli eventi, impotente nel dare certezze e aiuto a sua moglie, agli anziani della sua famiglia, avendone egli stesso bisogno. Ha cercato di spiegarmi quale sentimento prova quando deve portare i propri figli ad una mensa comune, e vedere che sono altri a dare loro il cibo; non lui, come dovrebbe essere normalmente.
Le parole di quest'uomo rimaranno nel mio cuore, e lo ricorderò nelle mie preghiere. Se chi legge vorrà fare lo stesso, per lui come per molti altri, senz'altro ci sarà Chi ascolterà.
Nella Bisaccia dei Ricordi resteranno pure le immagini di una città fantasma, con strade deserte, case disabitate, botteghe serrate, Chiese semidistrutte. L'Aquila... Con il suo camposanto, dove ancora si può vedere una distesa di fiori freschi.. Moltissimi..
Speriamo che l'attenzione della Nazione e del Governo per queste persone e per questi luoghi non appassisca altrettanto presto.
Colà, invero, chi scrive non ha fatto nulla. Chi è stato colpito dal terremoto, invece, ha fatto qualcosa per tutti noi. Ha sopportato il dolore anche per gli altri. Un dolore causato dal peccato. No, non è stato l'Altissimo a mandare una tale catastrofe: "Da Dio non viene alcun male", perchè Egli è invece la Fonte di ogni Bene, e del Bene solo.
Ma la Terra risente e rispecchia ben altro cataclisma: un "cataclisma spirituale" determinato dai suoi abitanti, del quale questi non sono che i primi segni, e il cui culmine ha da venire. "La terra geme ed è in travaglio".
Ognuno getta ogni giorno, nel Grande Mare dell'Universo, un sassolino di malignità, di cattiveria, di omissioni. Magari si tratta di un sassolino molto piccolo. Ma questo sassolino genera delle piccole onde nell'Acqua, così come mille altri. E mile sassolini, talvolta, possono generare insieme grandi onde...
Un Cavaliere ha però la Certezza, che se questo mondo va disfancendosi, è perchè un Altro Regno si sta approssimando. Il Regno della Salvezza, dove nessuno che ha sofferto sarà dimenticato, e ogni lacrima sarà asciugata.

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