“Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo”.
“Veni, creator Spiritus - mentes tuorum visita - imple superna gratia - quae tu creasti pecora.- Qui diceris Paraclitus, - donum Dei altissimi, - fons vivus, ignis, caritas - et spiritalis unctio.- Tu semptiformis munere, - dextrae Dei tu digitus, - tu rite promissum Patris - sermone ditans guttura. - Accende lumen sensibus, - infunde amorem cordibus, - infirma nostri corporis - virtute firmans perpeti. - Hostem repellas longius - pacemque dones protinus; - ductore sic te praevio - vitemus omne noxium. - Per te sciamus da Patrem, - noscamus atque Filium, - te utriusque Spiritum - credamus omni tempore. - Amen.”
Pentecoste è senza dubbio alcuno una delle Ricorrenze più importanti per un Cavaliere. È il Dono dello Spirito, la Discesa del Fuoco. Un Fuoco che, in quel giorno, venne in piccole fiamme, ma tornerà come Universale Incendio. È per il Fuoco dello Spirito che il Guerriero si cimenta in imprese, difende la giustizia, soccorre gli oppressi. È a causa di Questo Fuoco ch’egli continua a combattere strenuamente e quotidianamente per la Verità, è per Questo che non sopporta la menzogna. La sua Spada riflette Quella medesima Fiamma. È la Fiamma che lo sprona alla rettitudine, alla virtù, al coraggio. È Questa Fiamma che vince il nemico, lo allontana, brucia le colpe, taglia lacci e catene. Non lui stesso.
È in questo giorno che i Cavalieri della Tavola Rotonda partivano per le loro avventure. È in questo giorno che si misero alla Ricerca del Santo Calice, e che “giurarono di non ricorrere mai alla violenza senza un giusto scopo, di non abbassarsi mai all’assassinio ed al tradimento. Giurarono sul loro onore di non negare mai misericordia a chi ne facesse richiesta, e di proteggere fanciulle, gentildonne e vedove, facendone valere i diritti senza mai sottoporle alla loro lussuria. E promisero di non battersi mai per una causa ingiusta o per vantaggi personali. Questo giuramento pronunciarono i cavalieri tutti della Tavola Rotonda, e ad ogni Pentecoste lo rinnovarono”.
Oggi è il giorno, come tutti gli altri, ma ancor più d’ogni altro, in cui il Cavaliere decide di cimentarsi in una particolare impresa, ad maiorem Dei Gloriam.
Così sia anche per noi oggi: in sella salga dunque ogni prode..!
Due Guerre, quella individuale e quella universale, ma un solo soldato impegnato nei due campi di combattimento; L’Arcangelo Michele e San Giorgio lo sostengono nella Battaglia. La Verità è la sua strada, la sua arma, la sua meta. In una Guerra Globale, senza confini di tempo e di spazio, si affrontano da millenni due Fazioni, quella dell’Ordine, della Luce e della Tradizione, e quella del disordine, dell’ombra e della sovversione… e si approssima lo Scontro Finale.
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