lunedì 12 aprile 2010

CAVALIERI D'OGNI SORTA... E CAVALIERI

Oggidì esistono forse più ordini cavallereschi di quanti non esistessero ai tempi delle epiche, delle saghe e delle crociate. Ci sono i cavalieri del vino e del tortello, i cavalieri del lavoro, vera e propria contraddizione in termini in confronto alle Tradizionali Caste, e ci sono anche cavalieri per ogni Santo del calendario liturgico… Esistono pure congreghe di cavalieri templari, probabilmente –e curiosamente- del tutto all’oscuro del fatto che l’Ordine del Tempio non esiste più, né può esistere senza il consenso di Santa Romana Chiesa, nonché dell’altro fatto, non meno considerevole, che la Bolla di Papa Clemente V prevede la scomunica immediata per chiunque utilizzi il medesimo appellativo “templare” e tenti di ricostituire l’Ordine medesimo… Molti di loro portano mantelli, patacche, o usano carri lussuosi. Se hanno buoni intenzioni, spesso sono relegate ai giorni in cui si santificano le feste; i più hanno perso l’Attitudine Guerriera e la loro lama non è che un elemento decorativo della livrea. Con qualche lodevole eccezione, naturalmente.
Fedeli d’Amore, Cavalieri del Graal, della Rosa e della Croce, della Colomba del Paracleto, Adepti della Stella Interiore, dove sono? Guerrieri dell’Ordine e della Tradizione, Soldati del Sommo Bene e della Pace Assoluta, Eletti della Luce, dove si trovano? Essi non si vedono. Non si sentono. Hanno in odio persino che si faccia cenno al loro Rango Guerriero, per timore d’essere scambiati per vanagloriosi. Talvolta non possiedono nemmeno il cavallo. La loro investitura non avviene in cerimonie sfarzose e chiese affollate, ma in maniera Invisibile al volgo. Eppure esistono, ed hanno sempre con sé una Spada Lucente. Non hanno sedi, castella o circoli nei quali trovarli, eppure chiunque ne sia degno può incontrarli, e sa Dove, ed essi stessi possono raggiungere chiunque vogliano in qualunque luogo. Si danno convegno in Luoghi Alti, ove non si giunge in carrozza, ma passando a piedi scalzi ponti perigliosi e scale ripidissime e anguste. Pregano nei romitaggi senza compagni d’armi al fianco, ma in comunione spirituale con tutti i loro Fratelli. Non hanno banderuola sulla lancia, ma per chi può Vederla, l’Insegna Bianca e Rossa dell’Arcangelo sventola sempre innanzi ad essi, mossa dal Vento dello Spirito. Non hanno fregi e stemmi sul mantello, ma solo una Veste Bianca e un’Armatura Lucente. Non v’è risalto nelle cronache moderne delle loro Imprese, eppure lottano strenuamente ogni dì contro il drago e gli spiriti erranti e vagabondi. Sono una Congregazione Segreta e Misteriosa, perché seguono il Mistero e sono visibili solo a chi ne ha la Capacità, a chi sa guardare Oltre. Non hanno denominazione d’alcun Santo sul loro Ordine, perché a quale particolare intitolazione potrebbero dedicarsi coloro che appartengono alla Milizia Universale, che nella Luce senza confini e nell’Amore senza limiti ha la Sua marzial Disciplina? A quale Nome potrebbero riferirsi se nemmeno essi stessi hanno un nome? Essi hanno infatti un Nome che nessuno conosce…

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