domenica 4 aprile 2010

DIXIT: EGO SUM RESURRECTIO ET VITA


A Maria Maddalena, Quel Giorno, il Signore Risorto sembrò il Custode del Giardino...
Non solo il buon Cavaliere ricorda la Resurrezione del Signore dei Signori, suo Signore, ma anche tutta la Natura celebra e commemora l’evento. I fiori degli alberi da frutto si schiudono al primo sole primaverile, le giovani gemme nascono dai rami che sembravano secchi, i teneri germogli iniziano a farsi strada nella terra verso il cielo, e molti degli animali dei boschi cominciano a risvegliarsi dal loro sonno.
Il Legno della Croce si orna di Rose.
Il Cavaliere osserva la Natura attorno a lui e si accorge che è meravigliosa Parabola della Resurrezione. Da Essa impara: è necessario risorgere ogni giorno, rinascere come le gemme, farsi strada verso il Cielo come il germoglio, fiorire come il fiore, risvegliarsi dal sonno come il riccio che sconfigge la vipera, meditare e pregare come il monte, il papavero, l’oceano e l’uccello, lottare come il leoncello di montagna. Alla Natura il Cavaliere sa di dovere tutto il suo rispetto, non solo per la Bellezza, ma anche per la Sapienza ch’Ella ha in sé; egli non è dimentico che tutte le Piante e gli Animali furono creati prima dell’Uomo. Così dice San Bernardo: “Tu imparerai più nei boschi che nei libri. Alberi e Pietre ti insegneranno più di quanto tu possa acquisire dalla bocca di un maestro”.
Nella Natura il Cavaliere coglie il Respiro dell’Altissimo, la Sua Parola e il Suo Verbo Vibrante e Creatore, il Medesimo che, fattosi Carne, Oggi è Risorto. Insieme alla Natura celebriamo e lodiamo oggi l’Onnipotente che dà la Vita senza riserve, che dona la Resurrezione a chi Ascolta e Osserva la Sua Parola.

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