sabato 24 aprile 2010

SAN GIORGIO L'IMPAVIDO

Protettore dei Cavalieri, degli Arcieri, degli Schermidori, delle Guardie e dei Sellai. Patrono della Cavalleria Storica, e d’innumerevoli città. Fulgido esempio d’uomo in Armi, Difensore della Città, Protettore della Pulcra Fanciulla, Martire della Fede. Emblema del Picciol Combattimento, ovvero della Grande Jihad. A lui il buon Cavaliere si appella subito dopo aver invocato l’Arcangelo Michele.
Non si può ambire a combattere il grande drago, se prima se non si è vinto e domato il piccolo drago che minaccia la Pulzella impaurita, com’egli fece. L’Anima dev’essere libera dalla paura, affinché il Cavaliere possa dedicarsi totalmente al Gran Combattimento, senza essere ancor avvinto dalla tirannia del corpo e dalle futili necessità della carne.
Nell’istante in cui il Cavaliere Giorgio trafigge il mostro con le Armi della Luce, non lontano dallo Scontro un uomo cade a terra morto. È la morte della carne, la morte del corpo del Santo stesso, il decesso dell’uomo vecchio, e di ogni timore. San Giorgio non teme la morte, e non ha temuto di morire per la Fede… Già morto alla carne, è caduto da Martire. Il Prode Cavaliere, non temendo per il corpo, ma per l’Anima, non esita a lanciarsi all’attacco, e ad adoperarsi per la Santa Battaglia. Già Vincitore della morte, libero dal giogo e dalla schiavitù del mondo, libero nell’Azione e per l’Azione, è pur Vincitore della Vita.
Dice infatti il Sommo Maestro: “Non temete coloro che possono togliervi la vita, ma non possono fare niente di più; temete piuttosto Colui che dopo la morte vi può gettare nella Geenna”. E un Grande Guerriero d’Oriente ricorda: “Ogni mattina e ogni sera dovremmo continuamente pensare alla morte, sentendoci già morti da sempre; in tal modo, saremmo liberi di muoverci in ogni situazione”. Solo così si può Vincere e Rinascere.
Combattiamo quotidianamente, seguendo l’esempio dell’Impavido San Giorgio, al fianco Suo e del Santo Arcangelo, e saremo sempre Liberi e Vivi. Sconfiggendo il basilisco, che terrorizza la Fanciulla e domina sull’uomo vecchio, e con la morte di quest’ultimo, nascerà l’Uomo Nuovo, il Soldato dell’Onnipotente.
E sul viso della Pulzella finora impaurita, nella nostra Anima, scorgeremo un sorriso meraviglioso, mai visto prima…

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