mercoledì 25 marzo 2009

AVE, O MARIA, GRATIA PLENA!


“Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.”


Si noti che nelle più celebri illustrazioni della Scena dell’Annunciazione, tra l’Arcangelo Gabriele e la Santa Vergine è posta una colonna. Talvolta può risultare addirittura difficile capire se il Nunzio Celeste sia rivolto verso la Colonna o verso la Madre del Signore. In effetti non v’è differenza, giacché parlando all’Una parla anche all’Altra. La Colonna regge la volta, avendo la base a terra, e simbolicamente mette in comunicazione i due Mondi, il Cielo e la Terra. Maria avrà in grembo il Verbo di Dio Incarnato.