giovedì 23 aprile 2009

TIBET, BALUARDO DELLA TRADIZIONE ACCERCHIATO


Perché nelle strade, nelle locande, nelle missive, non si riportano più notizie di questa Terra d’Oriente…?
Il Tibet è da millenni la culla di una civiltà pacifica, dedita alla Ricerca del Mistero. Erede d’Agarta, di Shamballah, e cosmico Baluardo della Luce e della Tradizione. Anche in quelle terre lontane e alte sono in attesa di Qualcuno. La popolazione tibetana è ora assediata dalla fazione dell’ombra, dalle truppe del dragone rosso, che cercano di sradicare le antichissime tradizioni e l’identità millenaria, per introdurre con la violenza un arido sistema alienante, privo di qualsiasi umanità, ed essenzialmente strumentale alle plutocrazie che tentano di governare il mondo. Non è la prima volta: già in tempi non lontanissimi, tra le altre cose, furono distrutti ben 6500 templi. Oggi si vieta persino di avere un altare privato nelle case, e non mancano violenze fisiche d’ogni genere. Finora la situazione di assedio non è cessata, ma quanto resisteranno ancora i Monaci Arancioni nei loro monasteri-fortezza? Quanti pawo (guerrieri, letteralmente il termine significa, molto eloquentemente, “uomo coraggioso, privo di paura”) rimarranno vivi e liberi? Quando qualche Nazione prenderà una posizione chiara e decisa in merito alla questione? Ah, già.. ma qui non v’è oro nero, né giallo, né di altro colore. La Saggezza, più preziosa di qualsiasi perla o gemma, non è ricchezza che interessa i governanti d’oggi… Purtroppo.

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